Al Comitato Regionale Toscano U.I.T.S.
Al C.O.N.I. Provinciale di Pistoia
All’Ufficio Relazioni con il Pubblico Pescia
Alle Direzioni Didattiche I e II Circolo di Pescia
E’ sempre un’impresa ardua tentare di definire il gioco, in quanto si corre il rischio di ridurlo ad un lungo elenco di frasi: si dirà semplicemente che il gioco fa parte della vita del bambino oggi e dell’adulto domani, inoltre è un’esigenza naturale quanto mangiare e dormire, parlare e camminare, e un modo per capire ciò che accade nel mondo e dentro di sé e scoprire l’esistenza dei sentimenti.
Il gioco, perché possa dare risultati decisamente positivi ai fini della socializzazione, deve essere proporzionato al grado di capacità dei ragazzi di conoscersi e mettersi in rapporto, di collaborazione, di accettare il contributo degli altri, di qualsiasi tipo ed entità esso sia.
Il gioco educativo contribuisce egregiamente alla formazione della personalità. Influisce sia sullo sviluppo psichico che fisiologico dell’individuo e sulla sua socializzazione. Il ragazzo prova nel gioco importanti motivazioni e, spinto dall’interesse, non risparmia energie nel tentativo di realizzare nel miglior modo possibile il fine che si è proposto.
Il gioco educativo di movimento darà sicuramente risultati fisiologici, creando le condizioni per gli adattamenti organici e strutturali. Nel gioco collettivo la sensazione di far parte di un gruppo concorre a stimolare la collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo concordato.
Altro valore del gioco educativo, che prevede il raggiungimento di un obiettivo ben determinato, presupponendo l’accettazione delle regole concordate, e quello di mettere in evidenza la reale personalità del ragazzo senza concedere la possibilità di finzioni. Questo è anche un ottimo mezzo per la valutazione conoscitiva del ragazzo.
Un sano gusto della competizione con adeguata preparazione ad accettare senza drammi risultati quali essi siano, non potrà che dare effetti benefici nella strutturazione del carattere; la classifica determinata dal risultato di un gioco non potrà che essere utilizzata come strumento per migliorare la conoscenza di sé e il valore degli altri.
Il gioco educativo di movimento, per poter mantenere quelle caratteristiche fondamentali che lo rendono tale, deve essere stimolante e gratificante.
Nel gioco, l’azione dell’Educatore sportivo deve consistere nel suscitare problemi da risolvere e non quella di offrire soluzioni.
Il progetto, che si compone di azioni volte all’ integrazione sociale del ragazzo, coinvolgerà tutti gli alunni della scuola, tutti gli operatori interni e le aderenti agenzie formative presenti nel territorio.
Le attività saranno svolte principalmente nelle palestre, ma, la dove non siano presenti le suddette strutture, sarà possibile un adeguamento in spazi interni disponibili: quali sala polivalente, aule, oppure condizioni climatiche permettendo anche all’aria aperta.
FINALITÀ DEL PROGETTO
1. Promuovere la crescita culturale dell’alunno attraverso esperienze socio - ambientali favorevoli alla sua evoluzione;
2. Promuovere l’integrazione ed il superamento del disagio;
3. Stimolare la fiducia in se stessi e negli altri;
4. Delineare possibili modelli di collaborazione tra agenzie formative e il mondo scolastico.
5. Promuovere la riflessione e la coscienza delle reazioni spontanee agli stimoli ambientali( leggere le proprie reazioni per capire quelle degli altri).
6. Promuovere il senso di responsabilità
7. Far capire l’importanza della collaborazione.
§ Sviluppo delle funzioni cognitive e di adeguamento.
§ Sviluppo della funzione di interiorizzazione e di strutturazione spazio-temporale.
§ Sviluppo delle capacità di coordinazione.
§ Sviluppo dell’autostima
§ Scoperta della dominanza laterale;
§ Coordinazione dei movimenti delle mani e degli arti superiori;
§ Coordinazione oculo-manuale;
§ Acquisizione di abilità e di rapporto con i compagni.
§ Coordinazione dinamica generale;
§ Valutazione della velocità, lunghezza, distanze e traiettorie;
§ Controllo del corpo e prontezza dei riflessi;
§ Orientamento del corpo in relazione a persone o oggetti esterni;
§ Miglioramento dell’equilibrio del corpo in situazioni statiche e dinamiche
§ Capacità di coordinare gli arti, soprattutto superiori , con la
ausilio percezione visiva;
§ Capacità di iniziare un movimento, di cambiare direzione e di assumere una posizione velocemente;
§ Capacità di muovere facilmente le parti del corpo in relazione una all’altra col massimo della estensione e della flessione;
§ Percezione spazio temporale.
L’attività didattico formativa verrà svolta da un Tecnico con la qualifica di Educatore Sportivo, (VEDASI CORSI MULTIMEDIALI C.O.N.I.), oppure da istruttore C.A.S. , è preferibile che ambedue abbiano già avuto esperienza all’interno delle scuole e siano in possesso di uno spiccato senso di collaborazione con l’insegnante stessa.
Destinatari dell’intervento:
Studenti di età compresa tra gli 8 e i 10 anni, appartenenti alle Direzioni Didattiche del primo e secondo Circolo delle scuole Elementari
Il progetto avrà durata di 5 mesi, con inizio a Novembre 2009 e fine a Maggio 2010.
Al progetto parteciperanno tutti i ragazzi che frequentano quarta e quinta elementare dei relativi circoli compreso i disabili motori.
Il progetto prevede per ogni classe moduli di 12 ore , con due incontri alternati settimanali della durata di due ore ciascuno.
Inizio attività consigliata, dalle ore 10,30 alle ore 12,30 , oppure dalle 14,30 alle 16,30.
Si avranno incontri periodici tra gli educatori e le insegnanti delle classi interessate per la predisposizione e le verifiche delle attività.
Per la realizzazione del progetto si rende necessario l’utilizzo di:
§ Birilli
§ Cerchietti
§ Corda
§ Bersaglio di feltro + palline adesive
§ Palle di diverso peso e misura
§ Canestro tipo Basket
§ Simulatore di tiro
§ Computer, in supporto del simulatore
L’ avvio delle attività coinciderà con un periodo di osservazione da parte degli educatori.
1. schema corporeo e sviluppo capacità senso-percettive
2. capacità di coordinazione
3. accettazione/e rifiuto delle attività
§ Verrà effettuata attraverso specifiche schede di osservazione
§ Saranno previsti incontri mensili per discutere e analizzare il lavoro svolto e verificarne i risultati.
Al termine del progetto si valuterà :
- quanti ragazzi si sentono realmente motivati a seguire le attività ludico-motorie polisportive.
- quali siano le attività ritenute più interessanti.
- se sono stati motivati e coinvolti tutti compreso i diversamente abili.
§ Test
§ Colloqui
§ Prove con simulatore di tiro
Abitazione 0572 444403 E-Mail: ginoperondi@alice.it
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